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L’America degli anni Cinquanta fa da sfondo alla vita di Fairytale – impersonata da Filippo Timi -, una donna che sembra avere tutto dalla vita, ma che nasconde dentro di sé un’inquietudine che cresce giorno dopo giorno. Un film che si muove su piani paralleli, reale e fantastico, e che lascia spazio a cambi di registro che alternano l’ironia pura alla commozione più profonda. Favola è il risultato di un grande lavoro di regia, fotografia e sceneggiatura, oltre che, neanche a dirlo, di interpretazione. Favola parla di identità in senso pieno, non solo in riferimento al genere. Un film che mi fa pensare da quando l’ho visto ieri in anteprima, che sia la libertà a rendere veri. In senso assoluto. |